03
Marzo
2024
ASSEMBLEA SEZIONALE DEI DELEGATI

VOLONTARIAMENTE VOLONTARI 

partecipata e ricca di spunti l'assemblea della sezione di Trento

di Marina Leonardelli


 

“Il ritrovo di oggi è un evento importante per la nostra vita associativa: ci fa sperare per il suo futuro, nonostante tutto” così il Presidente della Sezione ANA di Trento Paolo Frizzi ha aperto l’assemblea sezionale elettiva dei delegati, svoltasi domenica 3 marzo 2024 presso la Sala della Cooperazione in Via Segantini a Trento.

Il momento di ritrovo è stato anticipato dalla commemorazione dei Caduti a Mattarello, seguita dalla messa assieme alla comunità locale e dal brindisi alla presenza di Alfieri e Capigruppo sabato 2 marzo alle ore 18. 

La mattina della domenica alle ore 9 si sono svolti gli onori al Tricolore e al Vessillo   Nazionale: erano presenti il Sindaco di Trento Franco Ianeselli, il Presidente della Provincia Maurizio Fugatti, il Coordinatore nazionale dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni a statuto speciale Roberto Paccher, il Presidente del Consiglio Provinciale Claudio Soini e il Comandate della Polizia locale di Trento Alberto Adami.

“Volontariamente volontari” è stato il tema dell’assemblea, nell’anno in cui Trento è stata scelta come Capitale europea del Volontariato: “dobbiamo sempre ricordarci che far parte attiva della nostra associazione e interpretare il suo significato è e deve restare un atto di volontarietà”. 

Sono ben 257 i soci andati avanti nel 2023, due dei quali reduci della Seconda Guerra mondiale. Un particolare pensiero d’affetto è stato dedicato al Consigliere di Zona di Comano di Terme Attilio Caldera, andato avanti nel settembre 2023. 

Frizzi ha elencato le attività dell’anno passato, tra cui spiccano l’Adunata di Udine dall’11 al 14 maggio, il Pellegrinaggio in Adamello dal 26 al 28 luglio, il campo scuola nazionale a Roverè della Luna con il supporto di personale militare e la mostra “Alpini Trentini in Russia” a Torre Vanga -recentemente visitata anche dalla Commissione della difesa del Senato.  Continuano ad avere un significato importante per la Sezione l’operazione panettone e pandoro durante il periodo natalizio e gli impegni per il recupero di alcune aree devastate dalla Tempesta Vaia.

Sono grandi le aspettative per l’adunata di Vicenza dal 10 al 12 maggio 2024: quest’anno sarà presente anche “Casa Trento”, un campo di attendamento che ospiterà oltre 3500 Alpini e amici trentini a poche centinaia di metri dal centro cittadino. 

Per quanto riguarda le iscrizioni, il 2023 ha visto una diminuzione di 153 soci Alpini ma un aumento di 325 soci aggregati. La Sezione ripone grandi speranze nell’impatto dei campi scuola sull’interessamento giovanile verso il mondo alpino: il prossimo campo si svolgerà dal 17 al 31 agosto a Passo Vezzena: “il Campo scuola nazionale ha il preciso obiettivo di avvicinare i giovani -per così dire un tempo- in età di leva, far loro conoscere quel modello di esperienza che era, è e resterà officina del Volontariato”. 

Hanno successivamente preso parola il tesoriere Mirko Tezzele, il Revisore dei conti Vittorio Perrone, il Presidente Nu.Vol.A. Lorenzo Pegoretti. 

Franco Ianeselli è intervenuto sottolineando l’importanza dell’attività alpina per il benessere generale della comunità e l’importanza di alleggerire il carico burocratico per permettere di svolgere senza ostacoli i progetti di solidarietà. Dopo l’intervento di Maurizio Fugatti, e del Tenente colonnello Giulio Lepore l’assemblea si è conclusa con l’elezione del Consigliere di Zona Altipiani-Lavarone-Folgaria-Vigolana-Luserna e del Consigliere di zona Terme di Comano.

VERA  OFFICINA DEL VOLONTARIATO

Riteniamo importante riportare una breve sintesi della relazione morale del nostro Presidente PAOLO FRIZZI illustrata all’assemblea dei delegati. Sono molti gli spunti che ci possono ben indirizzare nel nostro cammino alpino.

La redazione 

VOLONTARIAMENTE VOLONTARI. Questo il tema che abbiamo voluto dare all’assemblea di quest’anno, dopo il DI NUOVO INSIEME dell’anno scorso. Perché un simile rafforzativo? Volontariamente Volontari, perché dobbiamo sempre ricordarcelo che far parte attiva di questa nostra associazione, ed interpretarne ogni giorno il suo principale significato, è e deve restare un atto di volontarietà. Nessuno si senta obbligato nel pur - a volte - gravoso compito riservato ai volontari, soprattutto per chi riveste ruoli apicali – e qui mi riferisco in particolare ai nostri Capigruppo ed al loro impegno encomiabile. Volontariamente volontari, perché nessuno deve dirci che cosa dobbiamo fare, o come dobbiamo comportarci: non siamo subordinati, né dipendenti di alcuno, ma consci della responsabilità sociale che il nostro ruolo nella comunità ci richiede, testimoniando il nostro essere Alpini. E’ forse uno sforzo morale, più di quello fisico, ma che ci viene ripagato con la moneta corrente del volontariato: il GRAZIE delle tante persone che beneficiano del nostro impegno, e soprattutto l’orgoglio di far parte di questa grande famiglia alpina. 

Ma il nostro impegno, la nostra volontarietà e forza nell’operare a favore delle comunità, certamente impone gravosi sacrifici, sul lavoro, rispetto agli altri svaghi, riduce il nostro tempo da dedicare ai familiari. Ecco perché non dobbiamo mai smettere di ringraziare chi il sacrificio per la nostra assenza lo compie ogni qual volta ci dedichiamo alla nostra associazione. Quindi un doveroso ed affettuoso abbraccio ideale lo lanciamo da questa sala alle nostre mogli, ai nostri cari e familiari tutti, che ci permettono con la loro accondiscendenza d’impegnarci nelle molteplici attività ed appuntamenti associativi, sostenendoci con affetto e comprensione per i nostri frequenti impegni extra-familiari, ed in definitiva ad essere appunto Volontariamente volontari. 

Non vi è dubbio che la nostra associazione stia invecchiando; lo abbiamo letto nei dati di bilancio, ma ce lo dicono i nostri Capigruppo che quotidianamente si debbono confrontare con forze in via di esaurimento, che – fortunatamente – non vanno di pari passo con la soglia dell’entusiasmo. Ma questo è un dato reale, questo è un ineludibile e per così dire “scontato” evolvere di una grande associazione che vede esaurire il suo ricambio generazionale. A ciò si contrappone invece una sempre maggiore richiesta di partecipazione attiva dei nostri Gruppi, ce lo chiedono le istituzioni territoriali – a volte loro stesse in affanno organizzativo – ce lo richiedono le altre associazioni meno strutturate o meno fortunate, lo domandano non infrequentemente le istituzioni scolastiche e fin anche la Forza Armata (pensiamo ad OnorCaduti piuttosto che gli enti museali). Il dramma dell’essere Alpini è che – per gran parte dei casi – non riusciamo a dir di no. 

Mi rivolgo ai nostri Capigruppo: sempre più frequentemente mi dite: “no ghe la fen co i omeni…”, ma il più delle volte è la burocrazia amministrativa a rallentarci o a gettarci nello sconforto, come la miopia di qualche funzionario che ci chiede adeguamenti ad una legge – quale quella del terzo settore – che NEMMENO è entrata in vigore! (e speriamo non succeda mai…). Se a questo aggiungiamo anche i controlli, il quadro è certamente poco confortante…Eppure, nell’anno in cui Trento viene celebrata come capitale europea (ed italiana) del volontariato, è proprio quello stesso volontariato che si trova a combattere anche contro una burocrazia spesso asfissiante, troppo spesso incomprensibile nel linguaggio basico di noi Alpini (ma non solo). In occasione della recente visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ci è stato chiesto di scrivere cosa vorremmo chiedergli (se potessimo farlo); 3 cose chiedono gli Alpini: “snellire la burocrazia, impedire l’entrata in vigore della legge sul terzo settore che affosserebbe la maggior parte delle associazioni, e terzo sostenere la reintroduzione del servizio obbligatorio di leva, iniziativa che darebbe certamente nuova linfa al volontariato, non solo quello alpino”.  Ed allora, per mantenere alta l’attenzione su pur queste legittime richieste, lanciamo da qui una provocazione: e se per il 2025 indicessimo l’ANNO SABBATICO, un anno di pausa da tutte le attività che non siano quelle celebrative proprie della nostra associazione? Cosa succederebbe?  Tranquilli, non lo faremo mai, fin che avremo la forza. E sapete perché? PERCHE’ SIAMO ALPINI. 

 

Viva gli Alpini, Viva la sezione di Trento, e “avanti coi scavi!”.

 

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