Italo Lunelli

(dal libro Alpini una famiglia)

 

Italo Lunelli nasce a Trento il 6 dicembre 1891.

Compie gli studi medi a Trento, e quelli universitari a Roma, nella facoltà di lettere. Appassionato alpinista e rocciatore di primissimo ordine, alterna gli studi alle ascensioni ardite. Nel settembre del 1911, in stagione già avanzata, sale sulla cima del Campanile Basso di Brenta per issarvi il tricolore e lasciarvelo ben visibile fino alla primavera. E uno dei fondatori della Sezione Universitaria della S.A.T.

Il 24 maggio del 1915 si arruola volontario. Assegnato al 7° Reggimento Alpini, su segnalazione di Cesare Battisti viene scelto fra i cinque volontari (Giuseppe Cristofolini, Ruggero Lenzi, Giuseppe Piffer, Riccardo Trenti e Italo Lunelli) che per ordine del Ministero della Guerra dovevano compiere un' azione ardita in Alto Adige. Accantonato questo progetto, il Ministero lo assegna al fronte dell'Isonzo, ove compie ricognizioni, posa di tubi di gelatina, taglio di reticolati davanti alle trincee nemiche. Poi viene inviato al corso ufficiali, dal quale esce nel gennaio del 1916 con il grado di aspirante ufficiale e destinato al 7° Alpini.

Qui viene incaricato dal gen. Venturi di occupare il Passo della Sentinella, punto strategico di notevole importanza. Dopo due mesi di preparazione e di addestramento di un plotone di rocciatori scelti, il 16 aprile del 1916, superando difficoltà tecniche giudicate insuperabili, riesce ad occupare il Passo della Sentinella ed a portarsi alle spalle del nemico, costringendolo alla resa.

 

La vittoriosa ascensione gli procura onori e la Medaglia d'Oro al Valor Militare, con la seguente motivazione :

ltalo Lunelli - aspirante ufficiale.

 

Esempio del più fulgido e cosciente ardimento, instancabile e sprezzante d'ogni pericolo, audace fino alla temerarietà, ponendo in non cale le gravissime conseguenze cui si esponeva, come volontario trentino, prodigava l'opera sua indefessa al raggiungimento dell' ideale che lo aveva spinto ad arruolarsi nell' esercito italiano, la liberazione cioè della terra natìa dal giogo straniero. Nelle epiche giornate per la conquista del Passo della Sentinella, riusciva ad occupare, scalando pareti di roccia e di ghiaccio, un impervio gruppo montano, compiendo un'impresa alpinisticamente memorabile e militarmente indispensabile per la conquista dell'importante località. Nel giorno dell'attacco, col suo plotone scalava per primo e riusciva ad occupare di sorpresa una posizione dominante il Passo e le linee di rifornimento del nemico, volgendone in fuga i rincalzi e concorrendo efficacemente alla definitiva conquista.

 

Passo della Sentinella, 16 aprile 1916.

 

Ancora nel 1916 ottiene dal Comando di Corpo d'Armata un encomio solenne per una successiva azione alpinistica alla Torre «Trento» e quindi la Croce d'Oro al valor militare di San Venceslao di III ordine, decorazione russa. Nel 1917 ottiene pure la medaglia d'argento al v.m. per avere, durante la battaglia di Monte Fontanel, 12-13 settembre, sostituito il proprio capitano rimasto ucciso e portato la compagnia alla conquista di importanti posizioni.

Nel periodo fra le due guerre, dopo il suo congedamento avvenuto nel luglio del 1919, fa il giornalista, lo scrittore e nel novembre 1922 si laurea in lettere. Nel 1924 viene eletto membro del Parlamento Nazionale, poi direttore del giornale «Il Brennero» e podestà di Rovereto.

Muore a Roma il 27 settembre 1960 col grado di colonnello e viene sepolto con solenni onoranze funebri nella Capitale.