(dal libro Alpini una famiglia)
Nasce a Ravenna i l21luglio 1913, figlio unico di una famiglia di operai. Il padre è elettricista, la madre casalinga.
Compiuti gli studi ginnasiali a Ravenna e quelli universitari a Bologna, si laurea in medicina nel 1937 e nello stesso anno frequenta la Scuola Allievi Ufficiali Medici di Firenze. Come sottotenente medico viene assegnato alle Truppe Alpine per compiervi il servizio di prima nomina (7° Alpini - Div. «Pusteria»).
Dopo il periodo di vita militare si stabilisce a Trento e svolge la professione di medico chirurgo nell'Ospedale di Santa Chiara, in Via Tre Novembre.
Qui si distingue per preparazione e capacità, per attaccamento al dovere e soprattutto per una particolare predilezione per i degenti poveri.
Scoppiata la guerra, viene richiamato alle armi e raggiunge con il 7° Alpini il Fronte Greco-Albanese.
Al termine della campagna di Grecia torna all'ospedale di Trento. Dopo il 25 luglio '43 intensifica la sua «battaglia antinazista» e nei giorni successivi al bombardamento del 2 settembre 1943 si prodiga giorno e notte nella cura delle centinaia di feriti che in poche ore erano affluiti all' ospedale. L'8 settembre, giorno del colpo di mano nazista contro il nostro Esercito, molti militari feriti vengono portati al Santa Chiara su barelle, «con le gambe lacerate, la testa insanguinata, le braccia a penzoloni». L'équipe medica, di cui fa parte Pasi, non conosce soste nell'operare, nel medicare e soprattutto nel nascondere i feriti e poi farli tornare a casa con abiti civili rimediati alla meglio. Mario Pasi, in quest' occasione, rimane con il solo vestito che aveva indosso.
Con l'occupazione nazista di Trento e la costituzione dell'Alpenvorland, Zona di operazione delle Prealpi, egli si lega alle organizzazioni partigiane e s'impegna di trovare armi per i combattenti della libertà. Nel 1944, in febbraio, ormai sospettato dalla polizia tedesca, preferisce lasciare l'ospedale e darsi alla macchia, raggiungendo le formazioni partigiane nel Bellunese. Qui assume il nome di «Montagna» e compie azioni ardite, tra cui la liberazione dei prigionieri politici dal carcere di Belluno.
La notte del l0 novembre 1944 viene catturato dalle 55 a Belluno e chiuso nelle carceri del V Artiglieria. Interrogato a lungo sulla sua attività di «ribelle e fuorilegge», egli non rivela né fatti né nomi. Per questo viene sottoposto a torture, sevizie e maltrattamenti d'ogni genere, finché, quasi in fin di vita, il l0 marzo 1945, con altri dieci patrioti, viene impiccato nel «Bosco dei castagni» presso Belluno.
Alla sua memoria viene concessa la Medaglia d'Oro al V.M. con la seguente motivazione:
Mario Pasi - tenente medico alpini - partigiano
Fin dall'8 settembre impugnava valorosamente le armi contro l'invasore. Ricercato dalla polizia tedesca quale organizzatore della lotta di liberazione, si arruolava nelle formazioni partigiane della montagna di cui divenne animatore fecondo e combattente audace.
Commissario di brigata e poi di zona partigiana, valoroso fra i valorosi, sosteneva durissimi combattimenti infliggendo gravi perdite al nemico. Apostolo di bene e di carità prodigava la sua opera di medico a lenire le sofferenze dei feriti senza mai risparmiarsi nei pericoli e nei sacrifici. Catturato per delazione affrontava e sosteneva con sereno stoicismo le ferite che solo la più efferata crudeltà poteva immaginare. Bastonato a sangue, con le membra fracassate, trovava ancora la forza di porre fine al martirio tagliandosi le vene, ma il bieco nemico impediva che la morte lo strappasse alla sua sadica barbarie e poi lo finiva a colpi di bastone. Il suo cadavere impiccato per estremo oltraggio restò esposto per due giorni, e circondato dall' aureola del martirio, fu faro luminoso che additò ai superstiti la via da seguire per raggiungere la vittoria.
Belluno, 10 marzo 1945
I Trentini, senza usurpare diritti altrui, lo considerano un concittadino e lo ricordano come tale. Gli ospedalieri di Trento hanno murato una lapide in sua memoria all'Ospedale di Santa Chiara e la città gli ha dedicato una piazza. Gli Alpini trentini ricordano in Mario Pasi il ten. medico alpino ed onorano in lui l'eroico martire della libertà.